Corsa e COVID-19

Ciao a tutti..

In questo post ho voglia di darvi il mio punto riguardo la situazione che stiamo vivendo in Italia relativamente alla crisi scaturita dal diffondersi del COVID-19 (alla storia coronavirus) in relazione allo svolgimento dell’attività motoria (in particolare alla corsa essendo questo un blog dedicato a tale disciplina) sia essa di gruppo sia essa individuale.

I discorsi e la discussioni che ne possono venire fuori sono ovviamente diverse a seconda da quale lato si osservi la situazione, se la si viva o meno in prima persona e se si sia competenti o meno in materia.

Non sono un medico, non sono un virologo né un divulgatore scientifico quindi il mio punto di vista è figlio dell’ascolto e della lettura di testi ad essi riconducibili.

E’ scientificamente appurato che la diffusione del virus avviene per contatto diretto tra le persone (non scendo nel particolare della diffusione per vie aeree in tecnicismi che non mi appartengono) e quindi tutto ciò che crea assembramento, gruppo, condivisioone, etc etc deve essere assolutamente vietato. Parliamo dei più svariati contesti, dal supermercato, alle banche, alle poste, agli uffici e varie.

Vale perfettamente anche per gli assembramenti sportivi (piscine, palestre, impianti sportivi.. e tutto ciò che racchiuda tante persone in ambiente chiuso (ma) anche in ambiente aperto in esterna.

Non mi sembra di aver sentito alcuna polemica in merito alla chiusura ed alla sospensione di tutte queste attività, parliamo di buon senso e rispetto delle regole, regole che in questi casi sono più che giustificate da riscontri scientifici e quindi giuste, corrette e che devono essere rispettate all’unisono da tutti ed ovunque.

Tutto questo va a scontrasi terribilmente con l’esodo (parlo da Siciliano) che ha visto nell’ultima settimana il ritorno alla terra madre di circa 30mila persone (potenzialmente untori) dalle zone che stanno registrando il maggior numero di contagiati e di purtroppo deceduti. Dov’erano in questo caso i controlli ? Sia alla partenza che all’arrivo..
Com’e’ possibile che porti, confini e aereoporti della nostra isola siano rimasti aperti a chiunque e da dovunque senza che nessuno se ne preoccupasse ?

Ho dovuto fare questa doverosa premessa di carattere generale per arrivare al nocciolo (del mio discorso) perchè la “caccia alla streghe” che si è scatenata contro chi corre è davvero vergognosa oltrechè scientificamente ingiustificata (nella maggor parte dei casi).

I casi in cui sono pienamente d’accordo sul controllo ed eventuale fermo di orde di podisti riguardano tutte quelle situazioni in cui i soggetti si organizzano in gruppo (anche due o tre persone) e che poi si riversano tutti contestualmente nelle stesse (zone o zona) senza il minimo riguardo per se stessi e per gli altri.
Aimè se ne vedono tante di queste scene, situazioni che sono assolutamente da condannare e reprimere, non perchè lo dica io, ma per il fatto che chi di competenza ha spiegato più volte che gli assembramenti ed i contatti personali sono la forma più facile attraverso cui avvengono i contagi e di conseguenza il virus prenda campo (questi stessi soggetti poi tornano a casa e vivono con i propri familiari a stretto contatto). Il virus si nutre e riproduce in noi, al nostro interno.

Per tale ragione sono io il primo a condannare chi si comporta in tale maniera in primis arrecando danno a se stessi ed agli altri, in secondo per arrecare danno a chi invece si comporta in maniera responsabile, rispettando le regole (nello spefico mi riferisco ovviamente a chi pratica la corsa come attività motoria).

Qui invece arriviamo al punto in cui mi incazzo seriamente.

Che danno arreca un runner che da solo esce di casa, che va a correre in zone non ad alta densita, che non ha contatti con nessuno, che non vede nessuno, che non respira vicino a nessuno, che non tocca niente e nessuno ed una volta terminato il proprio allenamento torna tranquillamente a casa.

Che danno arreca a se stesso o alla comunità?

Sono molto più pericolose le code al market, alle poste, in banca, al fruttivendolo o perfino al tabacchi!

Condanno tutti quei deficienti che si rivolgono a noi dicendo che non dobbiamo mica fare le olimpiadi o i campionati mondiali, in questo momento io in primis che sono un’atleta agonista (ma non professionista) non corro per preparare una gara nello specifico e per finalizzarla ma corro per me stesso, per molte persone correre è fonte di equilibro interiorie, di equilibro psico/fisico . C’è chi legge, chi guarda un film o peggio chi non può fare a meno di fumare.

Per quale motivo questa “caccia alle streghe” ingiustificate contro di noi ?!

Noi in questo momento corriamo per noi stessi, per il nostro equilibrio mentale e per poter affrontare più serenamente questo difficile periodo in cui siamo perlopiù reclusi (giustamente) in casa al fine di stroncare questo maledetto diffondersi del virus.

Ognuno alimenta il proprio equilibrio con ciò di cui sente il bisogno non mi stanco di ripeterlo.

Un runner che esce di casa da solo, non vede, non tocca, non ha contatto con nessuno e se ne ritorna a casa tranquillamente non arreca danno a nessuno e non rompeteci le palle!

Noi non le rompiano a chi fuma, noi non le rompiamo a chi organizza in casa feste e festini, noi non le rompiamo a chi pratica il flash mob etc etc etc..

Voi non rompete le palle a noi perchè l’attività fisica svolta in sicurezza, svolta da soli e rispettando la distanza di sicurezza non arreca danno a nessuno.

Non lo affermo io, lo afferma la scienza lo afferma e chi di competenza.

Chioso dicendo che svolgere attività fisica nei modi e nei tempi consoni ad ognuno di noi alza le nostre difese immunitare, migliora il nostro stato di salute e ci tiene di buon umore altro fattore importante per tenere lontano virus e malattie.

Il dibattito è aperto..

Buone corse (in solitaria a tutti)

3 Risposte a “Corsa e COVID-19”

  1. Beh completamente all’unisono con le tue parole , con le tue emozioni e con il tuo cuore.

  2. Hai perfettamente ragione, ma stai usando il buon senso, cosa che la maggior parte delle persone non è capace. Purtroppo chi è preso dalla paura e vive sommerso nella sofferenza non può che avversare chi è sereno, non dico felice, ma semplicemente spensierato pur nel rispetto delle regole fondamentali delle restrizioni attuali. Comprendendo questo meccanismo dobbiamo cercare di essere discreti, non ostentare ciò che può irritare gli altri. E speriamo che tutto vada bene.

  3. Io sono d’accordo con te, da quando è iniziato tutto questo corro in solitaria, oltre tutto ho la fortuna di poter correre anche all’interno del parco dell’Etna. Adesso però non capisco se posso correre o meno. Le restrizioni sono a macchia di leopardo.
    Pertanto, diventa una questione di coscienza.

I commenti sono chiusi.